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Intervista all'UOMO DI SUCCESSO DEL MESE


Umberto De Julio

Presidente di Blixer.

ESPERIENZE PROFESSIONALI
- Laureato in Ingegneria Elettronica all'Università di Roma
- 1972 Entra in Sip
- 1985 Responsabile della Rete Lombardia
- 1986 Responsabile di tutta la rete SIP
- 1994 Responsabile di Divisione in Telecom
- 1995 Entra in STET come Codirettore Generale
- 1996Presidente EURESCOM - 1998 Amministratore Delegato e Direttore Generale TIM
- 2000 Presidente di Blixer (primo operatore italiano di servizi integrati)
- 2001 Partner di Pino Ventures

- Per quale motivo ha accettato di fare questa intervista?
Innanzitutto perché mi piace parlare con i giovani che per primi capiscono il mondo che cambia. Quindi due sono le ragioni: la prima è la curiosità legata a questo nuovo mezzo che è internet e che rappresenta in sintesi il mondo che cambia. L'altra ragione è che ritengo giusto condividere con gli altri quello che di buono c'è nella mia esperienza.

- Ripercorrendo le tappe della sua carriera, quale ritiene siano state determinanti ? Quali sono i fatti importanti che l'hanno segnata?
Ho una grande fortuna perché ho sempre potuto fare un lavoro che mi piace. Sostanzialmente la mia vita professionale è suddivisa in tre parti: i primi 12/13 anni sono stato un ricercatore, lavorando per il settore "Nuove tecnologie" dell'allora SIP. In quel periodo ho avuto la possibilità di viaggiare molto ed ho acquisito la possibilità di viaggiare molto ed ho acquisito una base di conoscenze che mi sono state indispensabili per un secondo momento. A seguire per altri dieci anni ho fatto quello che si può definire "il manager"divenendo il direttore della Telecom Italia, poi Direttore Generale della STETe poi anche di Tim. In questa fase ho gestito sostanzialmente altre persone ed è un'esperienza bellissima , ho potuto valorizzare al massimo il rapporto con gli altri. In questo momento , negli ultimi anni cioè, ho unito le esperienze precedenti cercando di connettere le persone che hanno le idee con quelle che possiedono i mezzi per realizzarle e più ancora con le persone in grado di "farle" materialmente. Quest'ultima parte è sicuramente la più bella: è di grande soddisfazione veder realizzatauna nuova idea. La mia scommessa, per questi anni, è proprio quella di creare un fruttoso connubio tra idee e denaro, facendolo grande all'esperienza acquisita in precedenza.

- Se immagina il suo futuro come lo vede? Cosa spera per sé ma anche per chi le è intorno?
Mi piacerebbe che i progetti messi in attoin questo periodo si realizzino entro breve con successo. Questa sarebbe la misura del mio personale successo. Di conseguenza spero di realizzare un ambiente di lavoro , per chi collabora con me, sempre competitivo (e la competizione ci vuole) ma soprattutto sereno e piacevole. Solo se si può creare un clima di questo genere allora si vedranno i progetti realizzati e le persone soddisfatte: se si chiede ad un giovane di lavorare anche 10 ore al giorno deve poterlo fare in un ambiente piacevole.

- Come sceglie i suoi più diretti collaboratori?
Sempre in base alla professionalità, alla comptenza e alla lelatà. Non mi piace scegliere una persona perché magari in passato ha già lavorato con me oppure perché semplicemente fedele; è sempre la capacità la misura delle persone che collaborano con me. Preferisco quelle capaci di dire sempre quel che pensano , oneste e sincere, che insomma non temano di "essermi contro" solo perché sono miei collaboratori, ma anzi motivano il loro dissenso.

- Li stimola in qualche modo?
Li lascio liberi di vivere la vita personale come ritengono più opportuno; mi fa piacere , a volte, conoscere le loro famiglie per capirli poi meglio in ambito professionale ma non vado oltre questo.

- Lei segue un regime di vita particolare, specifico?
In questo momento lavoro a Milano, ma la mia famiglia vive a Roma per cui durante la settimana passo le giornate lavorando e lascio il fine settimana dedicato ai miei familiari. Abbiamo una casa in campagna e mi piace stare insieme a loro lì.

- C'è una frase, una metafora che rappresenta la sua filosofia di vita?
Nella mia casa di campagna c'è un quadro di mia nonna su cui è ricamata la scritta "felicità e lavoro"l'ideale per me è combinare un buon lavoro con il piacere di farlo.

- Se dovesse dare un consiglio ai giovani, affinchè possano raggiungere il successo professionale e la soddisfazione personale, cosa direbbe?
Direi di scegliere un'attività professionale che piace, non cercare di seguire le mode del momento. Direi di avere il coraggio di portare avanti le proprie scelte sempre, anche in famiglia. Soprattutto però è importante che non si faccia del denaro e della ricchezza, la misura delle proprie capacità. E' la soddisfazione l'unità di misura. Essere determinati è fondamentale.

- La prossima sfida?
Gliela dirò nella prossima intervista.

 


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